TESI DI LAUREA ROBERTO FERRUCCI WHEELCHAIR HANDBALL

ROBERTO FERRUCCI WHEELCHAIR HANDBALL

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIE

Corso di Scienze Motorie, Sport e Salute

Relatore: Davide Malfa

Tesi di: Roberto Ferrucci

Anno accademico: 2015/2016

 

INDICE

  • INTRODUZIONE
  • Terreno e attrezzi di gioco
  • Regole
  • Fasi e tempi della partita
  • Violazioni / Sospensioni / Squalifiche
  • STORIA DEL WHEEL CHAIR HANDBALL
  • COME SI GIOCA
  • EVOLUZIONE MONDIALE
  • DIFFUSIONE IN EUROPA
  • ESPERIENZA ITALIANA
  • NOTIZIA CLAMOROSA
  • TESTIMONIANZA

INTRODUZIONE

Wheelchair handball è uno sport adattato che prevede l’utilizzo di una carrozzina come mezzo di movimento, una palla (la stessa che si utilizza per una gara ufficiale di Pallamano), ma sopratutto il coinvolgimento di persone che hanno limitazioni o difficoltà ma che nonostante questo, hanno desiderio e motivazione di cimentarsi in uno sport così spettacolare ed imprevedibile come la Pallamano, che è definito “il più veloce sport di squadra con palla” grazie ad un regolamento che privilegia il dinamismo rispetto al tatticismo.

Nel corso dei miei 3 anni di studi, ho avuto la fortuna di frequentare il corso di Pallamano e ho potuto scoprire e provare diversi meccanismi di gioco, la tecnica, la preparazione e questo mi ha convinto a scrivere la mia tesi su questo sport legato all’ambito degli sport adattati di cui ho già effettuato alcuni progetti sportivi  nella mia zona di provenienza.

Wheelchair handball è uno sport molto recente, la sua diffusione sta crescendo notevolmente in  tutto il mondo, specialmente nel sud America e in alcuni paesi europei come Italia, Svezia, Portogallo e Olanda.

A tal proposito, fino ad adesso sono stati eseguiti pochi lavori su questo sport e la cui bibliografia è molto esigua; per questo ho dovuto fare affidamento ad articoli e studi presi su Internet.

STORIA DEL WHEELCHAIR HANDBALL

Wheelchair handball è nato nel 2005 e da allora ha avuto una grande espansione grazie a nuove persone, famiglie e società che hanno sostenuto e promosso l’evoluzione di questo nuovo sport.

Oggi, ci sono circa 300 atleti in Brasile e 20 paesi in tutto il mondo stanno praticando e portando avanti il movimento di Wheelchair handball.

La caratteristica curiosa dello sport di Pallamano, è che ha iniziato ad evolversi in città che non hanno una cultura di sport adattati e questo ha permesso di osservare i grandi cambiamenti riguardo il valore e l’importanza che la società attribuisce alle persone con difficoltà.

La svolta è stata considerare e trasferire le limitazioni e difficoltà di queste persone come reale potenziale su cui lavorare come atleti.

Attualmente Wheelchair Handball in Brasile è organizzato da ABRHACAR, associazione di Wheelchair Handball, la quale è stata fondata nel 2009 e detiene il permesso di promozione e realizzazione di numerose competizioni ufficiali.

Il primo campionato mondiale ufficiale di Wheelchair handball è stato nel 2013 in Curitiba, Brasile, e ha visto partecipare attivamente ben sei paesi tra cui Argentina, Australia, Brasile, Bolivia, Chile e Uruguay e ben 2 paesi europei osservatori (Portogallo e Venezuela).

Questo evento mondiale (nel 2013) ha acquisito un’importanza storica e decisiva perché proprio durante questa manifestazione è nata la Federazione internazionale Whell chair handball (IWHF) con l’intento di promuovere lo sport in tutto il mondo, soprattutto portando eventi e novità ai paesi che non sono ancora venuti a conoscenza di questo sport.

Gli ultimi sviluppi hanno portato ad una crescita di interesse nel Wheelchair handball non solo Europeo ma in tutto il mondo. Infatti la federazione europea di Pallamano (EHF) nel 2015 decide ospitare il torneo europeo delle nazioni di Wheelchair Handball a St Pölten. Visti gli effetti positivi, le Federazioni Nazionali e i Media hanno atteso la seconda edizione nel 2016 di questo manifestazione che si è svolta a Sölvesborg, in Svezia dove hanno partecipato Italia, Olanda, Portogallo e la Nazione ospitante.

In seguito, la proposta del gruppo di lavoro di “Wheelchair Handball” (che include i membri della commissione riguardante metodi di svolgimento, la squadra rappresentativa delle nazioni (Olanda, Portogallo e Svezia, così come gli arbitri che hanno guidato la prima edizione del torneo) è la nascita di una commissione di metodi e regolamenti che verranno applicati a tutti gli eventi ufficiali di questo sport.

Per contrassegnare il giorno internazionale dello sport delle Nazioni Unite per lo sviluppo e la Pace, lo sviluppo del movimento del comitato internazionale paraolimpico (IPC), “The Agitos Foundation”, sta pubblicando storie dove lo sport ha aiutato a cambiare vite o società.

Dal 30 Marzo al 13 Aprile del 2016, le storie sono postate su Paralympic.org  e “The Agitos Foundation”.

COME SI GIOCA?

TERRENO E ATTREZZI DI GIOCO

Il campo da gioco e il sistema di delimitazione del campo si presta alle dimensioni dl campo ufficiale di Pallamano: 40 metri di lunghezza e 20 di larghezza, ma può essere modificato in base alla circostanza.

Le dimensioni della palla sono quelle regolamentate dalla federazione internazionale di pallamano (IHF).

I principianti posso giocare con una palla più morbida e piccola per fare pretendere dimestichezza, come succede nelle fasi di apprendimento della Pallamano.

REGOLE

Non è scontato dirlo: questo gioco si basa inoltre sullo spirito del Fair Play.

Una partita di Wheelchair Handball è giocata da due squadre. Ogni squadra può avere 12 giocatori in rosa e scendono in campo da gioco 5 giocatori più portiere. I giocatori rimanenti sono le potenziali sostituzioni che attendono in panchina. Il portiere deve rimanere in campo per tutta la durata della partita.

E’ possibile giocare anche in 5, al posto di 6 giocatori, e togliere il ruolo di “pivot” così si può giocare in modo più semplice. La linea di sostituzione per ogni squadra deve essere a 6,5 metri dalla linea centrale.

Ogni giocatore deve poter giocare in sicurezza per se stesso, per la sua squadra e per gli avversari.

Un giocatore può essere espulso dal gioco se ci sono irregolarità riguardo la propria sicurezza e

Lo scopo di ogni squadra è di segnare nel campo avversario e evitare di subire goal.

La Federazione Europea di Pallamano ha stabilito tre varianti. Per fare goal il tiro non deve superare 2 metri e 40 di altezza e 1 e 60 di larghezza. Nella Pallamano c’è una porta che può essere delimitata da una traversa o da una copertura.

A fine partita, la squadra che ha segnato il maggior numero di goal, VINCE.

Nel gioco, è permesso eseguire le seguenti azioni:

  • Lanciare, afferrare, fermare o colpire la palla usando mani, braccia e testa.
  • Si può trattenere la palla per massimo 3 secondi
  • Spingere la carrozzina e dirigere la palla
  • Posizionare la palla sulla pancia e spingere la carrozzina per una/due volte (non di più)
  • Proteggersi dall’avversario (con o senza palla) usando braccia e mani fino a quando l’avversario non avrà il tempo utile per intervenire o reagire.
  • Tirare o colpire la palla fuori dalle mani dell’avversario.
  • Allontanare con mani o braccia l’avversario.

Nel gioco, NON è permesso di eseguire le seguenti azioni:

  • Toccare la palla più di una volta salvo che abbia toccato il terreno o altri giocatori.
  • Trattenere o tenere la carrozzina o l’uniforme, spingere l’avversario
  • Mettere in pericolo l’avversario

FASI E TEMPI DELLA PARTITA

E’ stabilito di giocare due tempi da 20 minuti o meno. I giocatori si spostano con le proprie carrozzine con l’ausilio delle mani che provoca uno sforzo ulteriore, questo è motivo della durata della partita.

Per le categorie giovanili, il tempo è ridotto a 10 minuti.

Ogni squadra ha diritto di ricevere un minuto di pausa per ogni tempo regolamentare. La squadra deve sempre richiedere time out quando è in possesso della palla.

VIOLAZIONI / SOSPENSIONI / SQUALIFICHE

VIOLAZIONI:

Sono gestite in accordo con le regole di gioco di IHF:

Sospensione

Squalifica

Esclusione

SOSPENSIONI:

Per falli ripetuti di un tipo che sono puniti progressivamente.

Per una conduzione antisportiva di un giocatore, dentro o fuori dal campo.

Per una conduzione antisportiva di un tipo che è giudicata e demandata ogni volta con 2 minuti di sospensione.

SQUALIFICHE:

Per falli che mettono in pericolo la salute di un giocatore.

Per una seria conduzione antisportiva da giocatori o da una squadra ufficiale, dentro o fuori dal campo e per significativa o ripetuta conduzione antisportiva durante il rigore dai 7 metri.

A causa di una terza sospensione dello stesso giocatore.

La squalifica di un giocatore o di una squadra ufficiale dura per tutta la durata della partita.

Gli arbitri devono avere una speciale attenzione alla sicurezza e alla equità di tutti i giocatori.

Per ragioni di sicurezza, gli arbitri non devono fischiare direttamente sul campo di gioco ma dalla linea laterale e dalla linea del goal.

EVOLUZIONE MONDIALE

Negli stati Uniti d’America questo sport viene considerato fin da subito grazie ad AAASP (Associazione Americana di programmi sportivi adattati) che inizia ad organizzare e a svolgere un vero e proprio campionato e manifestazioni di propaganda nazionali.

Cos’è AASP:

E’ una associazione no-profit che è stata fondata nel 1996 ai Giochi paraolimpici di Atlanta grazie alle numerose richieste della società sportiva americana di creare e offrire alla comunità possibilità concrete per gli studenti con disabilità.

Grazie al costante sostegno da parte di famiglie, atleti e persone in cui credono nello sport, oggi questa realtà porta avanti lo sviluppo di programmi sportivi interscolastici con la partecipazioni di nazionali, stati e agenzie educative locali. Questa cooperativa vuole rappresentare il modo più efficace per reclutare studenti con disabilità fisiche e che possano (come una persona normodotata) accedere allo sport competitivo.

L’obiettivo più grande di questa associazione è sviluppare e supportare la struttura standard delle competizioni atletiche basate sulla scuola,  per dare più visibilità e possibilità di partecipare anche ai studenti con disabilità fisiche.

 

I programmi che organizza questa associazione sono molteplici: Wheelchair rugby, Wheelchair basketball e tanti alti. Tra questi, nel programma annuale, anche il Wheelchair Handball è protagonista.

Infatti ogni anno si organizza un campionato interscolastico di Wheelchair Handball in cui ogni Stato porta una rappresentativa di studenti. Ovviamente si utilizzano le carrozzine e questo fa si che si crei un ritmo di gioco molto veloce e molto eccitante per gli spettatori.

In modo particolare, AAASP ha due divisioni (cioè due raggruppamenti di serie)per le sue squadre che vogliono partecipare ad un campionato: Varsity (A) e Yunior Varsity (B).

La scelta di inserimento dei team nei due raggruppamenti che partecipano ad uno dei due campionati, viene monitorata dal centro di coordinamento di questa associazione.

La collocazione e l’assegnazione dei team viene fatta in base a molti fattori: esperienza acquisita delle squadre, anni di gioco, abilità individuali e tecniche dei giocatori.

La stagione finisce con il torneo nazionale di Wheelchair Handball dove i migliori team della lega “Varsity” e “Junior Varsity” provenienti da tutto lo stato, si scontrano per il loro rispettivi titoli.

Ha avuto un grande successo l’edizione 2016 di Wheelchair Handball dove le finali hanno offerto uno spettacolo sorprendente in Georgia!

Henry County Parks e Recreation hanno ospitato il torneo e hanno visto centinaia di studenti con  disabilità fisiche sotto i 40 anni, competere per il titolo di campionti di Wheelchair Handball!

I “The Sharks” e “The Heat” arrivano a giocarsi la partita della vita e alla fine i primi hanno  avuto la meglio, giungendo in cima alla lista delle squadre che ogni anno puntano a vincere il titolo!

DALL’ALTRA PARTE DEL PIANETA…

WHEELCHAIR HANDBALL IN JAPAN

Nel 2020 ci saranno le Paraolimpiadi a Tokyo.

L’interesse  di uesta Nazione riguardo gli sport con disabilità sta crescendo sempre di più.

Oggi il Wheelchair Handball si sta sviluppando molto come sport nel quale una persona disabile e una persona normale possono partecipare insieme.

In ordine, per avere un’ ulteriore promozione,si è creato un campionato e si sono intensificati gli sforzi intesi come strutture e risorse umane per la diffusione del Wheelchair Handball e la promozione degli sport locali ogni giorno.

Un convegno nazionale di questo sport è stato il più grande evento avvenuto proprio nella capitala dove è stato fondamentale l’incontro per definire le linee guida e le strategie di sviluppo e cooperazione per uno sport emergente come questo.

Tutte le persone ufficiali della lega hanno come intento comune quello di aumentare la visibilità ogni giorno, dapprima per contribuire a promuovere e sviluppare per la crescita dello sport di atleti con disabilità.

EVOLUZIONE EUROPEA

LA SVOLTA! EVENTO DI WHEELCHAIR HANDBALL NEL 2008

L’11 e il 12 ottobre del 2008 sono stati due giorni fondamentali per lo sviluppo di questo sport perché è stato organizzato, proprio in Europa, a Vienna, un evento di promozione e conoscenza.

Questo evento è stato organizzato dalla commissione dei metodi della EHF in cooperazione con la Academy & Network di EHF una combinazione di seminari e piccoli tornei. Il weekend ha dato a tutte le persone interessate,  la possibilità  di imparare, capire e promuovere l’idea del Wheelchair Handball.

Il seminario ha riscosso molto successo tra i partecipanti provenienti da Austria, Inghilterra, Ungheria, Svezia e anche dal Giappone. Gli oratori della conferenza sono stati Frantisek Taborsky (rappresentante della EHF), Andreas Zankl (specialista di Wheelchair basketball dall’Austria) e Laurent Bosle (specialista di Wheelchair Handball dalla Francia).

In quell’occasione, una selezione di giocatori Svedesi e giocatori Austriaci ha giocato due partite per dimostrare questo sport.

Entrambe le partite sono state vinte dall’Austria!

Questo weekend, che è stato un importante step per lo sviluppo del Wheelchair Handball, è stato caratterizzato da una atmosfera piena di entusiasmo e la manifestazione si è conclusa nel famoso “Rathauskelle” di Vienna!

PRIMO EUROPEO PER NAZIONI DI WHEELCHAIR HANDBALL

Un altro evento importante per la storia di questo sport si è tenuto il 12 e il 13 dicembre del 2015 a San Polten, in Austria per il primo campionato Europeo delle Nazioni di Wheelchair Handball.

Hanno partecipato selezioni delle nazionali di Olanda, Norvegia, Portogallo e Svezia e in quel primo torneo ufficiale ha vinto la squadra Olandese.

Il presidente di EHF, Jean Brihault ha commentato così “ Nonostante i speciali bisogno dei nostri invitati per giocare a questo sport, EHF ha fatto in modo che questo sport rimanesse il più equo originale possibile…”

“Noi speriamo che questo evento, non sarà solamente un ricordo per il Wheelchair Handball, ma che sia anche motivo di coinvolgimento di nuove federazioni che vogliano integrare questo nuovo mondo sportivo nel loro repertorio.

UN NUOVO GRUPPO DI LAVORO ED UN SECONDO TROFEO EHF!

Il 2016 è stato un altro anno fondamentale per lo sviluppo e la promozione del Wheelchair Handball nella EHF.

In seguito al successo organizzativo del Torneo Europeo svolto in Austria, il primo del suo genere dal 2008, a luglio dell’anno che è appena passato, la Federazione Europea di Pallamano ha voluto fare il primo incontro per un nuovo gruppo di lavoro di Wheelchair Handball.

Inoltre, nel periodo in cui si sono svolti gli europei di Pallamano in Svezia, è stata fatta anche una edizione femminile del trofeo a Solvesberg.

L’Olanda si ripete nel 2016 e difende il titolo del 2015, ancora contro Portogallo, con un margine netto di 19 a 10.

Gli obiettivi importanti della commissione di lavoro, supportata dal membro dell’ufficio EHF Nicole Rabenseiffner, sono suggerimenti per modifiche delle regole IHF di Gioco e classificazione dei giocatori.

In base alle modifiche sulla validità dei goals,la porta dovrebbe avere un’altezza massimo di 1,60 metri.

Inoltre, sperimentato per la prima volta a Solvesberg, una squadra dovrebbe avere 5 giocatori più un portiere e tutte le squadre devono essere miste,cioè  si dovrebbe avere in campo ogni tempo almeno un giocatore femminile.

Riguardo la classificazione dei giocatori, il gruppo di lavoro è intenzionato a distinguere giocatori non disabili e giocatori con disabilità fisiche.

Solo un ragazzo non disabile può essere in campo durante la partita. Mentre il semplice sistema di classificazione è stato realizzato per promuovere ulteriormente lo sport, è stato anche dichiarato che l’alto livello futuro degli eventi ha bisogno di avere un dettagliato e stretto sistema di classificazione.

Uno dei campioni Europei è Frank Hooning, ex giocatore di baseball, che ha iniziato a giocare a Wheelchair Handball nell’ottobre del 2013.

“Abbiamo trovato nuovi giocatori tramite i canali dei social network ed è stato davvero divertente con il nostro team. Vincere il titolo del 2015 è stato un grande aiuto perché trovando nuovi giocatori, è come se avessimo creato nuovi interessi dei media.

Adesso abbiamo approssimativamente dai 60 ai 70 giocatori in Olanda. Abbiamo iniziato con due club, adesso ne abbiamo cinque e nel futuro prossimo, saranno di più. Avremo dei tornei regolamentari ogni mese”

Il team di Wheelchair Handball adesso fa parte della Federazione Olandese di Pallamano.

La grande speranza è che un giorno questo sport possa far parte del programma Paralimpico, per questo una serie di regole hanno avuto alcune modifiche.

“ In Europa, abbiamo loro adesso, ma per esempio in Giappone, giocano con un palla morbida, e le regole in Sud America sono ancora più differenti”, dice Hooning.

EVOLUZIONE ITALIANA

L’Italia è appena partita con il progetto di Wheelchair Handball.

La pallamano italiana ha preso parte, per la prima volta nella sua storia, ad un Campionato Europeo di Wheelchair Handball (pallamano su carrozzina), il secondo indetto dalla EHF (European Handball Federation).

Le atlete e gli atleti dell’ASD Superteam Libertas Perugia vestiranno infatti la maglia azzurra nella seconda edizione dello “European Wheelchair Handball Nations’ Tournament”, in programma nei giorni 7-8 dicembre a Sölvesborg, in Svezia e in concomitanza con gli EHF EURO femminili (4/18 dicembre).

Roberto Pierassa, coordinatore della federazione di Wheelchair Handball della federazione italiana, dice “Due anni fa, abbiamo creato una squadra che è stata fondata in un centro di riabilitazione per bimbi e giovani disabili”.

L’appuntamento in Svezia è stata la prima esperienza internazionale per la squadra italiana e loro hanno provato l’emozione di battere per la prima volta la squadra della nazione ospitante in un turno eliminatorio.

Massimo Cagiola, ex giocatore di pallamano, che è entrato a far parte di questo gruppo dopo un incidente, è il leader del giovane gruppo italiano ed è stato premiato come uno dei giocatori facente parte del tem dei migliori della competizione.

“Con Massimo, modello nel suo genere, abbiamo iniziato a reclutare giovani atleti e a far nascere  nuovi clubs” dice Pierassa, sperando in un futuro roseo per il Wheelchair Handball italiano.

L’Italia finisce quarta nella competizione appena conclusa, dietro alla Svezia che ha ospitato i giochi e che ha vinto la medaglia di bronzo proprio contro l’Italia in semifinale.

Il Presidente Federale, Francesco Purromuto, nel pomeriggio del 29 novembre ha voluto incontrare, nel corso di un allenamento a Perugia, i protagonisti impegnati in terra svedese ed ha consegnato loro le divise della Nazionale, rivolgendo il tradizionale “in bocca al lupo” per l’importante appuntamento e sottolineando il sostegno di tutto il movimento della pallamano italiana.
Il Presidente Purromuto ha ringraziato i dirigenti della società umbra per l’impegno portato avanti e il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) – con il suo Presidente Luca Pancalli ed il Segretario Generale De Sanctis – per il supporto e la condivisione di un progetto che nasce dalla siglatura del Protocollo FIGH – CIP dell’ottobre 2015, attraverso il quale la Federazione è riconosciuta quale unico organismo autorizzato alla promozione, organizzazione e disciplina della pallamano per atleti con disabilità fisica, compreso il Wheelchair Handball, con ciò delegando la Federazione stessa ad espletare tutte le attività sportive, promozionali, nazionali ed internazionali, della Pallamano paraolimpica in Italia.

Nel corso dell’incontro, il Presidente Federale ha infine sottolineato, a conferma dell’interesse verso la
pallamano paralimpica, di aver recentemente promosso, in occasione del 13° Congresso Ordinario EHF del 17-18 novembre scorsi a St. Wolfgang (Austria), un incontro con i componenti del gruppo di lavoro EHF di Wheelchair Handball, per analizzare nel dettaglio la prima e storica partecipazione della Nazionale italiana al torneo Europeo della Nazioni di Wheelchair Handball di Sövesborg.
Presenti a Perugia il Presidente della Superteam Libertas Perugia, Carlo Cioccoloni; il Presidente del Comitato Regionale CIP Umbria, Francesco Emanuele; il Presidente Provinciale della Libertas Perugia, Mauro Brugnoni; in rappresentanza dell’Asalb Bastia, Giovanni Bratti.

Il torneo Europeo della Nazioni di Wheelchair Handball ha visto la partecipazione, oltre che dell’Italia, anche di Svezia, Olanda e Portogallo. La formula della manifestazione prevedeva un girone all’italiana nel Preliminary Round e, nel pomeriggio dell’8 dicembre, le finali per 3°/4° e 1°/2° posto.

Una vittoria nel Preliminary Round e il quarto posto finale, concludono la prima e storica partecipazione della Nazionale italiana di Wheelchair Handball ai Campionati Europei conclusi oggi a Sölvesborg (Svezia).

Entrambe le finaliste del 2015 e del 2016, Olanda e Portogallo, hanno espresso interesse nell’organizzare il prossimo torneo Europeo di Wheelchair Handball  nel 2017 e nel 2018 e questo dovrebbe essere essere comunicato a breve dalla EHF.

I membri del gruppo di lavoro sono :Jerzy Eliazs, presidente della Commissione metodi della EHF), Pedro Sequeira (commissario metodi EHF), Marc de Sousa (arbitro), Bart Neeft (Allenatore di Wheelchair Handball), Danilo Ferreira (allenatore di Wheelchair Handball), e Anders Wiland (Federazione Svedese di Pallamano).

Questo il roster della Nazionale italiana di Wheelchair Handball:

  1. Marcelli Matteo
  2. Ugolini Anselmo
  3. Pierassa Matteo
  4. Bordoni Valentina
  5. Perolini Salvatrice
  6. Castellani Andrea
  7. Del Citerna Michele
  8. Galli Fabrizio
  9. Cirimbilli Aranzana Elena
  10. Castellani Francesco
  11. Cagiola Massimo
  12. De Lisi Pasquale Gianluca

STAFF

Carlo Cioccoloni

Marco Contini (tecnico)

Federico Rosi (tecnico)

Roberto Pierassa

Volpini Luca

Michela Carloni

In casa Italia resta la grande soddisfazione per quello che era debutto assoluto in una competizione internazionale di prestigio come i Campionati Europei, dove atlete e atleti italiani hanno affrontato avversarie di indubbia esperienza, al lavoro da tempo sul versante del Wheelchair Handball e alla loro seconda partecipazione in eventi di questo livello.

I RISULTATI DELLA NAZIONALE ITALIANA DI WHEELCHAIR HANDBALL AI CAMPIONATI EUROPEI:

Preliminary Round

7 dicembre | Portogallo – Italia 26-6

7 dicembre | Italia – Olanda 4-32

8 dicembre | Svezia – Italia 11-12

Finale 3°/4° posto

8 dicembre | Italia – Svezia 7-13

CAGIOLA NELL’ALL STAR TEAM. L’azzurro Massimo Cagiola è stato inserito nell’All Star Team dei Campionati Europei. Assieme a lui Joyce van Haaster (Olanda), Joao Jeronimo (Portogallo), Julia Johansson (Svezia), Yves Nkomezi (Olanda), Mayenka de Bruin (Olanda). Il top-scorer è il portoghese Iderlino Gomes.

La classifica finale dei Campionati Europei:

  1. Olanda
  2. Portogallo
  3. Svezia
  4. Italia

 

IL SOGNO AZZURRO DI MASSIMO CAGIOLA COMINCIA CON IL PORTOGALLO

Cagiola, 17 anni fa, fu costretto a smettere con la pallamano dopo un incidente in moto. Oggi in Svezia alle 15 sarò in campo con l’Italia in carrozzina cercando una medaglia nello sport tanto amato. “L’idea di ricominciare mi è subito piaciuta anche perché oltre a ritrovare la mia pallamano mi veniva data la possibilità di condividere questa passione con tanti giovani”

7 DICEMBRE 2016 – MILANO

«Giocando in carrozzina ho trovato una nuova vita». Massimo Cagiola, ex giocatore della Pallamano Perugia e bomber dell’Italia che da oggi a Solvesborg (Sve) sarà impegnata nel suo primo europeo di wheelchair (pallamano in carrozzina) aveva perso l’uso delle gambe a causa di un incidente. Un impatto, quello accaduto 17 anni fa a Spoleto, quando a bordo della sua moto fu investito in pieno perdendo l’uso degli arti inferiori, che gli aveva tolto la gioia di giocare a pallamano. «Dopo l’incidente – racconta Cagiola, 47 anni, terzino mancino – i coach Marco Contini e Federico Rosi che tre anni fa hanno lanciato questo sport in Italia, mi hanno invitato a far parte dell’Asda Superteam Libertas Perugia, una squadra nata nel perugino e formata da ragazzi e ragazze di Perugia, Bastia, Trevi, Foligno, Santa Maria degli Angeli. L’idea di ricominciare mi è subito piaciuta anche perché oltre a ritrovare la mia pallamano mi veniva data la possibilità di allenarmi e condividere questa passione con tanti giovani. Soprattutto mi piaceva l’idea di poter giocare con ragazzi che grazie alla pallamano seguivano un piano di integrazione sociale e recupero fisico». In tre anni quel gruppo è cresciuto così tanto da ottenere dal Cip (Comitato italiano paralimpico) e dalla Figh (Federazione italiana gioco handball) il nulla osta a rappresentare l’Italia alla seconda edizione degli Europei. «E’ il giorno che avevo sempre atteso – dice il forte terzino, tra i migliori specialisti in questa disciplina paralimpica -. Oggi, quando alle 15 scenderò in campo con i miei compagni di squadra per sfidare il Portogallo campione d’Europa ed ascolterò l’inno di Mameli, coronerò il sogno di tutta la mia vita. Dopo l’incidente non mi sono mai rassegnato e adesso che finalmente sono riuscito a indossare la maglia azzurra voglio togliermi alcune soddisfazioni. La pallamano fa parte della mia vita e ora ho un progetto da realizzare, un obiettivo da raggiungere».

Massimo Cagiola, con il presidente federale, Francesco Purromuto

WHEELCHAIR HANDBALL: PER L’ITALIA, UN DEBUTTO STORICO AGLI EUROPEI

Responso del campo a parte, il debutto internazionale della Nazionale di Wheelchair Handball ha rappresentato un passaggio storico per il movimento della pallamano italiana. Lo ha sottolineato il Presidente Federale, Francesco Purromuto, che al rientro della squadra in Italia ha fatto giungere le proprie congratulazioni, anche a nome del Consiglio Federale e del movimento tutto, per l’impegno delle atlete, degli atleti, dei tecnici e dello staff che ha seguito la squadra in terra svedese.

Uno debutto europeo, quello di Sölvesborg, possibile in primo luogo grazie allo sforzo profuso sul territorio dalla società ASDA Superteam Libertas Perugia, la realtà nata tre anni fa e portata avanti dal Presidente, Carlo Cioccoloni, e del vice-presidente, Roberto Pierassa, ai quali il Presidente Purromuto ha voluto rivolgere uno speciale ringraziamento ed un incitamento a proseguire nel percorso intrapreso.

Con la partecipazione della Nazionale di Wheelchair Handball ai Campionati Europei entra dunque nel vivo il protocollo FIGH (Federazione Italiana Giuoco Handball) – CIP (Comitato Italiano Paralimpico), stipulato nell’ottobre 2015 e attraverso il quale, nello specifico, la Federazione è stata riconosciuta quale unico organismo autorizzato alla promozione, organizzazione e disciplina della pallamano per atleti con disabilità fisica, compreso il Wheelchair Handball, e delegata ad espletare tutte le attività sportive, promozionali, nazionali ed internazionali, dell’handball paralimpico in Italia.

Un protocollo che, soprattutto, apre le porte – ora più che mai – ad altre realtà virtuose come quella dell’ASDA Superteam Libertas Perugia, anche con l’obiettivo di ampliare e diffondere la pratica del Wheelchair Handball e accendere, con il pieno sostegno della Federazione, il sogno azzurro di atlete e atleti in tutta Italia.

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